Dopo il settore finanziario, la blockchain è approdata nel complicatissimo campo della sicurezza online. Con il numero di attacchi gravi in continuo aumento (nel 2018 è stato registrato un +31%, fonte Clusit), investire in cybersecurity è diventata una priorità per tutte le più grandi imprese.
Tra le tecnologie disponibili, le soluzioni basate sulla blockchain si stanno rilevando particolarmente efficaci e promettenti. Tanto che persino la NASA ha deciso di implementare la tecnologia blockchain al fine di aumentare la sicurezza informatica e prevenire i cyber attacchi.
Cos’è la blockchain
La blockchain è una tecnologia che funziona come un registro condiviso e non modificabile di informazioni pertinenti a una determinata rete. Questo registro digitale è strutturato come una catena di blocchi (una blockchain, appunto) a cui tutti possono accedere ma che non possono essere modificati in quanto protetti tramite crittografia.
Benché non sia modificabile, la blockchain non è statica. Anzi, è possibile aggiungere nuovi blocchi dopo che ne è stata verificata la validità tramite consenso. In questo modo è certo che la catena sia:
- Decentralizzata: dal momento che il registro è organizzato in blocchi (sui diversi nodi della rete), non esiste un unico depositario delle informazioni.
- Sicura e tracciabile: per tutti gli eventi è possibile tracciare con certezza chi li ha generati.
- Incontestabile: la validità delle informazioni viene verificata e decisa tramite un meccanismo di raccolta di consenso, quindi non è mai unilaterale.
Blockchain e cybersecurity: i principali vantaggi
Come si applica tutto questo alla cybersecurity? Prima di tutto, la blockchain decentralizza i dati sensibili. Le informazioni che circolano sul web, oggi, hanno un valore enorme. Per questa ragione spesso sono oggetto dei cyber attacchi.
Come scritto prima, la blockchain è un registro decentralizzato di dati. Ovvero, anziché utilizzare uno storage centralizzato, le soluzioni basate su blockchain archiviano i dati su più nodi. Il ché complica decisamente la vita a eventuali criminali informatici, che non possono più accedere a intere banche dati da un singolo punto di accesso.
Un altro modo in cui la blockchain trasformerà la cybersecurity è rendendo più “intelligenti” i dispositivi IoT. Secondo Joseph Pindar, co-fondatore della Trusted IoT Alliance, grazie alla tecnologia della blockchain i sistemi e i dispositivi di un impianto possono prendere decisioni di sicurezza in autonomia, senza bisogno di un’autorità centrale.
Ad esempio, possono formare un consenso condiviso riguardo i normali eventi all’interno di una rete e bloccare i nodi che si comportano in modo difforme e dunque sospetto. Questo renderebbe più complicato per gli hacker sfruttare la vulnerabilità dei dispositivi periferici per introdursi in una rete.
Infine, la blockchain permette di prevenire gli attacchi DNS. Dal momento che i DNS sono per lo più centralizzati, è più facile interrompere la connessione tra il nome del sito web e l’indirizzo IP. Infatti, gli hacker sfruttano proprio questo punto debole per rendere i siti inutilizzabili o reindirizzare le persone su siti-truffa.
In un sistema basato su blockchain, la decentralizzazione permetterebbe di archiviare le informazioni del dominio su un registro distribuito. In più, la connessione può essere alimentata da contratti intelligenti immutabili.
Specialmente in un contesto di Industria 4.0 basato sull’IoT, è evidente come la blockchain sia una soluzione importante al fine di migliorare la cybersecurity dell’impianto di produzione.
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