Tra attacchi cyber, eventi catastrofici ed errori umani, i data center primari delle imprese sono costantemente esposti a minacce che possono causare perdite di guadagni, danni all’immagine, fuga di informazioni sensibili, e ritardi nella produzione o evasione degli ordini. Per garantire la continuità e la sicurezza dell’attività, le aziende necessitano dunque una soluzione capace di garantirne la sicurezza dei propri dati. Ed ecco che entra in gioco il Disaster Recovery.
Cos’è il Disaster Recovery per le imprese?
Il Disaster Recovery (DR) è la capacità di un’azienda di contrastare e superare un evento che influisce negativamente sulle sue attività. Dunque, consiste nell’insieme di misure, pratiche, sistemi e strutture aziendali in vigore affinché le imprese possano rispondere a eventuali attacchi, incidenti e imprevisti, e riprendersi senza compromettere l’operatività e la produttività.
Nello specifico, l’obiettivo delle misure di Disaster Recovery è permettere all’impresa di riutilizzare l’infrastruttura IT e i sistemi critici il prima possibile successivamente al verificarsi del problema. A tal fine, le organizzazioni devono spesso eseguono un’analisi approfondita dei loro sistemi e creano il piano di DR. Tale piano è un documento formale contenente le istruzioni dettagliate da seguire in caso di crisi.
Quali eventi si qualificano come disastri?
Il piano di Disaster Recovery non si attiva a ogni complicazione, ma riguarda eventi di natura seria. Tra questi rientrano calamità naturali, guasti tecnici o dei sistemi, attacchi alla cybersecurity ed errori umani. A prescindere dalla natura, si tratta di disastri abbastanza significativi da interrompere completamente o in parte significativa le operazioni aziendali critiche per un dato periodo di tempo. Alcuni esempi specifici:
- Attacchi informatici (malware, ransomware, DDoS, ecc.)
- Guasti ai macchinari o all’attrezzatura
- Emergenze sanitarie, epidemie o pandemie (vedi quella del COVID-19)
- Sabotaggio, attacchi o minacce terroristiche
- Incidenti industriali
- Blackout o interruzioni di corrente
- Calamità naturali (uragani, terremoti, tornado, inondazioni, incendi, ecc.)
Soluzioni e tecniche di Disaster Recovery
A seconda dell’attività, delle dimensioni e dei requisiti dell’azienda, esistono diverse tipologie di tecniche di Disaster Recovery.
- Piano di Disaster Recovery da Cloud – L’azienda esegue il backup dei dati su un Cloud privato o pubblico. In caso di emergenze, è possibile eseguire facilmente il failover/failback su hardware. Generalmente, il Cloud assicura pristino particolarmente rapido.
- Piano di Disaster Recovery virtuale – Si crea una replica dell’infrastruttura IT dell’azienda che viene archiviata su una macchina virtuale fuori sede e indipendente dall’hardware. Quando si verifica l’emergenza, l’azienda esegue il failover delle operazioni IT sulla macchina virtuale per il ripristino.
- Piano di Disaster Recovery dalla rete – Viene eseguito attraverso procedure di ripristino tramite rete aziendale (LAN, WAN, o wireless) quando si verifica un’interruzione non pianificata del servizio.