L’interfaccia uomo-macchina (HMI) è uno dei temi più attuali nel campo dell’automazione industriale. Tanto da far pensare che proprio nelle mani di questa tecnologia si trovi il futuro del settore.
Non è dunque una sorpresa che sia nata una competizione accanita tra le aziende per uscire con la piattaforma più innovativa e propensa ad avvicinare due mondi apparentemente destinati a fondersi: l’uomo e la macchina.
Cos’è un sistema HMI?
Chiariamo innanzitutto di cosa stiamo parlando. Esattamente cosa è un HMI?
Un HMI, o interfaccia uomo-macchina, è un dispositivo o un software che permette al suo utilizzatore di comunicare con un macchinario o un impianto di produzione. Come? Traducendo una quantità immensa di dati complessi in informazioni accessibili all’uomo. In questo modo l’operatore ha a sua disposizione tutti gli strumenti necessari per controllare il processo di produzione.
Contestualizzando questa definizione nel mondo dell’Automazione Industriale, risulta dunque evidente che più intuitivo e user-friendly è l’HMI, più efficiente e redditizio risulta il lavoro.
L’evoluzione degli HMI
Nell’ottica di capire cos’è un HMI, è il caso di fare un passo indietro. Anzi, conviene proprio partire da zero e vedere come è evoluta questa tecnologia.
Tutto iniziò con un pulsante. Poi fu luce. E con la luce vennero gli interruttori. Allora fecero la loro comparsa i dispositivi cablati, che diventarono pannelli elettronici. Infine giunse il tempo dei personal computer e dei software, che prosperarono e si impadronirono della scena.
È così che nel giro di qualche anno il mondo dell’interfaccia uomo-macchina ha vissuto un’evoluzione colossale. Eppure gli esperti non hanno dubbi: non abbiamo visto che la punta dell’iceberg.
Allora cosa rende questi sistemi potenzialmente infiniti? La risposta è duplice. Innanzitutto il software. Oggi assistiamo a una standardizzazione progressiva di quello che prima era optional (vedi il touch screen o il display a colori) e le aziende competono a livello di programmi e SCADA.
In secondo luogo l’integrazione con le nuove tecnologie “fisiche”. Quei trend funzionali che caratterizzano i dispositivi tecnologici di uso più comune. Proprio questa è la tendenza degli HMI di ultima generazione: permettere a chi li usa di ritrovare la stessa familiarità e facilità d’uso di uno smartphone e di un tablet.
L’HMI nell’Automazione Industriale
Finalmente arriviamo alla parte che più interessa chi opera nel settore. Qual è la relazione tra HMI e Automazione Industriale?
Sostanzialmente un dispositivo HMI rende possibile la visualizzazione e il controllo delle applicazioni. Sfruttando risorse come I/O, SoftPlc CoDeSys o Ethercat e sistemi operativi (ancora meglio se embedded), permette di comunicare con qualsiasi sistema aziendale.
A seconda dell’impianto possono cambiare le caratteristiche del dispositivo, in termini di connettività, tecnologia e persino dimensione. In Automazione Industriale si trovano così HMI che vanno da apparecchi standard di 4.3 pollici a sofisticati display wide screen da 15.6 pollici.
Così che chiunque possa trovare la soluzione più adatta.
Il lavoro dell’operatore è reso ancora più agevole grazie alla tecnologia touch screen (capacitivo o resistivo), che permette un’interazione sempre più intuitiva con i macchinari e l’impianto di produzione.
Adesso è chiaro cosa è un HMI e qual è il suo ruolo nell’Automazione Industriale. Condividi questo articolo e segui il nostro sito web per essere sempre aggiornato sugli ultimi sviluppi nel campo dell’interfaccia uomo-macchina.